Da quando è stata inventata internet è iniziata un’attività, inarrestabile ed in aumento, di pubblicazione delle informazioni da parte dei singoli individui. I siti personali, i blog, e altre forme di pubblicazione come Facebook, Twitter, YouTube, ecc. sono solo altre esternazioni di questa realtà.
Una buona parte di coloro che pubblicano, non lo fa per tornaconto economico, ma semplicemente perché vuole esprimersi o condividere informazioni con altri.
Qualcuno invece ci guadagna qualcosa ricorrendo a banner pubblicitari o altro inseriti in modo più o meno efficace all’interno delle proprie pagine.
Ma fin qui, ciò che vi ho raccontato è quello che già sapete tutti, ovvero ciò che rende internet un grande strumento di condivisione personale, anche se non siamo noi stessi a pubblicare direttamente qualcosa.
La novità che vi voglio raccontare è relativamente recente (pochi anni) e permette al singolo individuo di eludere i normali canali di pubblicazione e distribuzione che sono ad appannaggio dei noti editori e distributori.
Quanti di voi, senza farlo per professione, hanno scritto un libro, realizzato un disegno/dipinto, scattato delle foto di qualità, girato un filmato/eseguito il montaggio, composto delle musiche, sono bravissimi a cucinare, hanno inventato un gioco oppure hanno scritto dei software per risolvere problemi specifici? (solo per fare alcuni esempi molto distanti tra loro)
Solo tra i miei amici ne conto almeno dieci! Ma quanti hanno poi realmente pubblicato qualcosa, anche avendola già pronta e funzionante?
Forse uno solo… e quindi mi chiedo, perché gli altri non lo hanno fatto?
I motivi possono essere tanti, ma in realtà, i principali ostacoli sono l’indifferenza o incompatibilità dell’opera con gli editori o con il mercato tradizionale (negozi su strada o distributori) e la mancanza di risorse finanziarie.
E’ noto che, ad esempio, le case editrici di libri pubblicano solo una minima parte di ciò che viene loro proposto dagli autori. Spesso, non perché l’opera non è valida, ma solo perché incompatibile con delle loro logiche di mercato o perché non si conosce il canale giusto con cui presentarla. Ad esempio, probabilmente, nessun editore accetterebbe di mettere a catalogo un libro con una tiratura di 500 copie in un anno… ma a voi interesserebbe eccome, anche solo per 500 copie… il libro ormai l’avete scritto, ogni copia venduta è per voi un sicuro successo e fonte di soddisfazione!
In buona sostanza, non ci interessano veramente i motivi dello scarto da parte degli editori, dei distributori o dei negozi: il fatto di per sé è sufficiente per farci riflettere e spingerci a cercare soluzioni alternative, piuttosto che rinunciare.
La novità consiste nel poter utilizzare degli “editori” specializzati nel pubblicare opere realizzate da voi (e in alcuni casi a realizzarle concretamente), senza bisogno di essere troppo referenziati, soddisfare quantitativi minimi o leggi di mercato. Nella quasi totalità dei casi la pubblicazione è gratuita o ripagata istantaneamente dalla vendita on-demand dell’opera. Questo significa anche non dover investire soldi o chiedere prestiti.
Questi sono degli esempi concreti di alcune realtà che offrono queste nuove possibilità:
Lulu – Uno dei siti principali per l’auto-pubblicazione e auto-distribuzione: libri (con tanto di ISBN!), e-book, poesie, CD/DVD, ricette.
YouCanPrint – Un altro sito italiano per l’auto-pubblicazione dei libri.
The Game Crafter – Hai ideato un gioco? Pubblicalo! Basta con segnalini arrangiati e carte/tabelloni stampati con la stampante di casa.
Fotolia – Sai fare le foto? Ti dicono tutti che sei bravo? E allora vendile online… oppure realizza un fotolibro professionale con Blurb
Threadless – Ti vengono in mente spesso slogan simpatici o idee per magliette? A questo sito c’è chi te le paga!
E anche per chi non ha né arte né parte per creare un’opera ma ha denaro che gli avanza, può provare il social lending, da pochi anni anche in Italia. I principali siti sono Zopa, Boomer e il nuovo Prestiamoci.
Anche il classico ebay può risultare utile per “pubblicarsi”. Tutti conoscono ebay e le possibilità che offre in merito alla compravendita di oggetti tra privati o negozi ma… creare un proprio negozio con cui si possono vendere le proprie creazioni? Ci avevate mai pensato? Voi vi concentrate a produrre le vostre opere, ebay vi fa da vetrina: non avrete la necessità di avere un negozio vero o di trattare con intermediari.
Da questa pagina invece potete trarre altri link che puntano a siti analoghi per altri tipi di opere; sono tantissimi.
Vi consiglio comunque di cercare ancora su internet, perché ogni giorno escono nuovi siti che permettono l’auto-pubblicazione e/o l’intermediazione semplificata, espandendo, di fatto, le vostre possibilità.