Tempus fugit
“Se il tempo, di tutti i doni è il più prezioso, sprecarlo dovrebbe essere il peccato più grande.”
Parlando di risorse di cui un uomo dispone nella sua vita, il tempo, oggi, dopo la salute, è probabilmente la risorsa più preziosa di tutte perché limitata.
Riflettiamoci su e percorriamo un cammino per capire se e come aumentare la nostra scorta di tempo giornaliera.
Non ho tempo
Voi occidentali, avete l’ora
ma non avete mai il tempo.
(Gandhi)
Quasi tutti si lamentano che non hanno tempo: per riposarsi, per completare un lavoro, per lo sport, per la famiglia, per gli hobby o addirittura per curarsi;
mai sentito dire “non ho tempo di stare male!” ?
Se anche tu ti sei lamentato, ti sarà probabilmente capitato di pensare a qualcuno chiedendoti: “Ma come fa? Dove lo trova il tempo?”. Sono sicuro che l’hai pensato, e anche più di una volta!
Anche io me lo chiedo, a volte riguardo persone che NON conosco, ma di cui osservo il modus vivendi, incuriosito.
Ogni volta ci rifletto e, visto che qualcuno ce la fa a portare avanti certe imprese, mi sforzo di rispondere alla domanda: come potrei anche io avere più tempo a disposizione per occuparmi di ciò che mi interessa veramente?
Che ognuno di noi abbia 24 ore di tempo al giorno su questo pianeta è fuori di dubbio, ma talvolta sembra che qualcuno viva una vita più intensa, come se “riuscisse a sfruttare più di 24 ore al giorno”.
Sono giunto alla conclusione che per alcuni è veramente così e te ne parlerò nel resto dell’articolo.
Se sei una donna ti do una brutta notizia: la tua giornata sembra essere di 21 ore e non di 24. Non mi credi? Leggi questo articolo al riguardo.
Dove si perde tempo?
Un uomo che osa sprecare un’ora del suo tempo non ha scoperto il valore della vita.
L’obiettivo ultimo di questo articolo è cercare di farti nascere il dubbio, e poi forse la consapevolezza, che non stai gestendo al meglio il tuo tempo. Se il dubbio ti verrà, spero di portarti ad operare un cambiamento che ti conduca ad averne di più a tua disposizione.
A volte basta una piccola consapevolezza per migliorare la propria vita.
Spesso le persone, per abitudine, per prassi o altro, si fanno “consumare” il tempo da:
- attività inutili o quasi,
- eventi che loro stessi considerano “fortuiti” ma in realtà non lo sono poi così tanto (ci tornerò più avanti),
- altre persone, per mille motivi validi o meno,
- inabilità nella gestione efficace del tempo.
Con queste affermazioni non mi riferisco a persone che vivono in stato di precarietà totale o hanno problemi tali per cui ogni giorno devono usare tutto il tempo a loro disposizione per sopravvivere, ma, piuttosto, di tutti gli altri.
Rimasi molto impressionato quando vidi un documentario in cui si vedevano famiglie in Africa che occupavano il 40% della loro giornata “solo” per reperire l’acqua necessaria a sopravvivere. Per gli occidentali è una follia solo il pensiero! Questo problema ha spinto qualcuno a cercare una soluzione e con il progetto Google 10100 è nato HippoRoller.
Qualche riga di autocelebrazione
Ciò premesso, io sono tra quelli che si considerano sufficientemente abili nel ricavare tempo, che uso per dedicarmi a ciò che nella vita ritengo importante per me stesso e per le persone che amo.
Con tempo a disposizione si può produrre ricchezza, non solo in senso materiale, ma in senso generale, sia per se stessi che per gli altri.
Un esempio immediato? Lo stai leggendo! Ho usato il mio tempo “risparmiato” per diffondere queste riflessioni, a favore di altri.
Non prendiamoci in giro
“Non è vero che abbiamo poco tempo: la verità è che ne perdiamo molto.”
(Seneca)
Confrontando la mia vita con quella degli altri, ho realizzato che, coloro che si considerano sfortunati, solo nella minoranza lo sono davvero. Pertanto, il più delle volte lamentarsi di non avere tempo per sopravvenute circostanze avverse nella propria vita, è solo un alibi che ci costruiamo ad arte per non deprimerci, una sorta di autodifesa nei confronti delle proprie scelte sbagliate o poco avvedute, in due parole: SCUSE e BUGIE.
Rimpiangere il tempo sprecato è ulteriore tempo sprecato.
Troppo spesso siamo noi che creiamo le condizioni favorevoli per lo svilupparsi di situazioni “consuma tempo”, situazioni che condizionano, talvolta, ogni giorno della nostra vita.
Ma vediamo un esempio pratico…
Quanto tempo impegni per andare al lavoro/studio?
Parliamo di tempo complessivo, andata e ritorno incluso l’eventuale parcheggio, per svolgere il tuo lavoro o studio: se rimani entro i 60 minuti, sei un privilegiato, in particolare se vivi in un’area densamente abitata. Se superi questa soglia cominci ad essere tra quelli che dovrebbero in qualche modo pensare di intervenire su questo aspetto, altrimenti rischi che una buona fetta del tuo tempo sia mangiata dalla routine. Consiglio la lettura di questo articolo sull’argomento partito da una ricerca della Ford.
Si può argomentare su questo aspetto del tragitto casa-lavoro con chi afferma di utilizzare tale tempo per telefonare, per leggere, studiare o socializzare (ad esempio sul treno/metro). Costoro non vedono compromesso più di tanto il proprio tempo utile: le suddette attività sono certamente buoni stratagemmi per mitigare la perdita di tempo e sfruttare gli spostamenti, ma quando parlo di tempo utile, parlo di tempo col quale puoi veramente decidere cosa fare, senza vincoli troppo stringenti come quelli di un mezzo di trasporto.
Ci sono sempre le eccezioni ovviamente, ed io stesso sono stato fortunato perché in un periodo della mia vita sono potuto andare al lavoro in bicicletta coniugando, trasporto, attività fisica, risparmio economico per auto/carburante rimuovendo al contempo l’incubo del parcheggio: rientravo anche nei suddetti 60 minuti! Pedalando 60 minuti al giorno avevo anche smesso di fare altri tipi di attività fisica, risparmiando altro tempo e denaro!
Ora ti chiedo: sei veramente sicuro di usare bene il tuo tempo?
Se ti trovi nella situazione del “pendolare” considera attentamente ciò che ti ha portato ad esserlo e chiediti se, a posteriori, la scelta consapevole di perdere tutto quel tempo è valsa la pena. Spesso non diamo il giusto peso al fattore “spostamento” quando accettiamo un nuovo impiego o decidiamo di intraprendere un corso di studi, facendoci trasportare dalla passione o dall’entusiasmo.
A parte le scelte obbligate, spesso abbiamo la facoltà di scegliere una scuola più vicina, un lavoro meno interessante ma a km zero, ecc. Metti sempre in dubbio se la scelta che consideri “obbligata” lo è veramente. Metti in discussione le certezze acquisite per pigrizia, passaparola o cultura diffusa, e cerca di demolirle per capire se ciò che stai vivendo, è veramente obbligato e imprescindibile per te. Ogni passo falso può costarti mesi o anni di vita di cui potresti pentirti.
Tutti gli uomini sono “finiti”
Se il tempo fosse soltanto oro…, potresti anche permetterti di perderlo.
Ma il tempo è vita, e tu non sai quanta te ne resta.
(San Josemaria Escrivà de Balaguer)
Questo articolo esiste anche per ricordarti che LA TUA VITA NON E’ INFINITA e che, credenze religiose a parte, SEMBRA CI SIANO REMOTE POSSIBILITA’ CHE TU NE ABBIA UN’ALTRA. Può sembrare una banalità ma troppo spesso le persone vivono spinte dall’inerzia della quotidianità e non fanno questa riflessione abbastanza frequentemente e se ne accorgono solo dopo lunghi lassi di tempo. A mio avviso tutti dovrebbero rifletterci più soventemente, perché solo considerando che la propria vita è una ed ha un termine, si potrà pensare di eseguire un cambio di rotta nella “giusta direzione”, “in tempo” e col fine di vivere una vita più “piena” in linea con i propri interessi ed inclinazioni; lascio ovviamente a te la libertà di definire il significato dei termini “giusta direzione”, “piena” e “in tempo”, ovvero il tuo personale cammino per vivere le tue aspirazioni e quando per te non è troppo tardi per iniziare a cambiare.
Ci vuole tempo per avere più tempo
Non abbiamo tempo per dedicarci un po’ di tempo.
Per operare il cambiamento il più delle volte abbiamo bisogno di tempo, che “ovviamente” non abbiamo subito disponibile.
Come fare quindi per ottenere più tempo? Io non ho evidentemente la ricetta per tutte le situazioni, ma ho messo in pratica alcune strategie e tattiche che mi consentono di guadagnare tempo, ogni giorno e con grande soddisfazione.
Ti illustrerò qualcosa con degli esempi, più chiari di “formule magiche” da seguire alla lettera che non sarei neanche in grado di sintetizzare in “comandamenti”: hai presente gli articoli che iniziano con “Le 10 regole per …”? Voglio solo darti degli spunti per riflettere sulla tua situazione personale. Chiariamoci bene: non ho la pretesa di essere un guru del Time Management, né quella di dirti cosa devi fare esattamente, devi solo metterti in discussione! E’ da lì che inizia tutto, tutti i corsi di crescita personale ribadiscono “La consapevolezza è il primo passo verso il cambiamento”.
…non trasformarti in un ladro di tempo!
C’è un tipo di ladro che la legge non punisce e che ruba ciò che è più prezioso per gli uomini: il tempo.
Ottenere più tempo per sé non deve trasformarsi nel furto del tempo di qualcun altro o di quello che devi impiegare per il tuo lavoro!
E’ una pratica iniqua e che condanno gravemente: chi lo fa deliberatamente è una persona menefreghista ed irrispettosa del tempo, del lavoro e della generosità altrui.
Si dice che il tempo è denaro, quindi in base a tale uguaglianza, rubare una cosa immateriale come il tempo è grave quanto rubare un oggetto materiale: è un po come appropriarsi della vita degli altri.
Mettitelo bene in testa: il tuo tempo non vale più di quello degli altri.
Il momento giusto per ogni cosa
Quando arriva il tempo in cui si potrebbe, è passato quello in cui si può.
(Marie von Ebner-Eschenbach)
Questo articolo non poteva essere completo senza un accenno al fatto che non si può fare ogni esperienza in qualsiasi momento della vita, per tanti motivi. Forse questo è scontato, ma è troppo importante per essere tralasciato. Se questo concetto non è ancora tuo, sei sempre in tempo per provare quello che puoi o vorresti con il resto della tua vita: l’importante è non continuare ad errare.
Non è la stessa cosa andare in discoteca a 18 o a 40 anni, c’è un’età a cui mettere una minigonna o un tacco alto 15 cm (a tal proposito ascoltatevi il mitico pezzo “Gli accontentabili” di Frankie Hi Energy), praticare agonismo sportivo, viaggiare in luoghi “difficili”, educare a certe esperienze i propri figli, ecc. Tutti esempi questi che, molto difficilmente, se non vissuti nel momento giusto della propria vita, saranno “fattibili” sempre. Con questo non voglio asserire che se uno non fa tutto quello che vuole sarà infelice, ma, piuttosto, il messaggio da comprendere per poi agire è: identifica bene cosa vuoi sperimentare nella vita adesso e fallo nel momento in più opportuno: in cui puoi, vuoi e ti senti ispirato. NON ASPETTARE SE E’ DA FARE OGGI, ASPETTA SE NON E’ IL MOMENTO GIUSTO. Nel momento sbagliato probabilmente sarà un’esperienza peggiore, non potrai proprio, o non ti darà la giusta soddisfazione/sensazione.
Se sei un genitore invece sta a te scegliere le esperienze più adeguate per tuo figlio finché non sarà in grado di decidere da solo con convinzione e cognizione. Troppo spesso vedo situazioni in cui i genitori non creano una situazione fertile per far capitare delle esperienze particolari ai propri figli perché loro non ne hanno esperienza o per qualsivoglia motivo; al contrario alcuni genitori fanno sperimentare ai bambini cose che non sono alla loro portata, creandogli frustrazioni ed insicurezze.
A questo concetto si sposa bene il detto “nella vita è meglio avere rimorsi che rimpianti”: per quanto scontato e di buon senso, molti non lo seguono e accumulano frustrazione e tristezza nella propria vita per le esperienze mancate.
In conclusione, fai le cose a tempo debito, ma non aspettare troppo: Ivan Turgenev diceva “se aspettiamo in cui tutto, assolutamente tutto sia pronto, non incominceremo mai.”
Anatomia di una giornata tipo italiana
La vita porta via troppo tempo agli uomini.
(Stanislaw Jerzy Lec)
Ora passiamo ad un’altra considerazione pratica per far nascere in noi una nuova consapevolezza: quanto tempo abbiamo ogni giorno per fare ciò che ci interessa veramente?
Cercherò di analizzare i tempi indicativi di impegno giornaliero per uno studente (8h tra lezioni e studio) o per un lavoratore a tempo pieno (8h di lavoro). Dovrebbero grossolanamente identificare il tempo che l’italiano medio occupa nella routine: dall’adolescenza alla pensione.
Nelle attività come “pasti” è incluso anche il tragitto per andare a mangiare se il pasto non lo prepariamo noi mentre “faccende domestiche” include anche attività come andare al supermercato, e simili. “Igiene personale” include anche il tempo che usiamo per le nostre funzioni corporali.
Occupazione del tempo da lunedì a venerdì
Tempo | Attività |
---|---|
8h | Sonno |
2h | Pasti (colazione, pranzo, cena e spuntini, inclusa l'eventuale preparazione) |
1h | Igiene personale |
1-2h | Tragitto casa-lavoro/scuola |
8h | Lavoro/studio |
1-2h | Faccende domestiche |
In totale 21-23 ore al giorno già impegnate nei giorni feriali.
Ovvero, ogni giorno passiamo dall’83% al 96% del tempo a fare cose che non possiamo evitare di fare.
Possiamo forse scegliere cosa fare nel restante 4-17% (1-3 ore)? Certo, ma bisogna anche considerare che il tempo residuo è solitamente concentrato la sera, quindi non è spendibile per qualunque attività e non saremo al pieno delle nostre capacità o energie.
In tale valutazione manca il fine settimana, abbiamo perciò ulteriori due giorni da considerare.
Occupazione del tempo sabato, domenica e festivi
Tempo | Attività |
---|---|
8h | Sonno |
2h | Pasti (colazione, pranzo, cena e spuntini, inclusa l’eventuale preparazione) |
1h | Igiene personale |
1-2h | Faccende domestiche |
In totale 12-13 ore al giorno già impegnate nei giorni festivi.
Quindi anche il fine settimana dal 50% al 54% del tempo è già “andato”.
Sommando i tempi dell’intera settimana totalizziamo:
LUN-VEN: 5gg x (24h – [21h – 23h]) = 5-15 ore complessive durante i giorni lavorativi
SAB-DOM: 2gg x (24h – [12h – 13h]) = 22-24 ore durante il fine settimana
In totale da 27 a 39 ore di tempo libero a settimana su 168.
Quindi ora, rispondiamo alla domanda iniziale:
in percentuale abbiamo a disposizione dal 16 al 23% del tempo totale di una settimana. In altre parole da 1/10 ad 1/7 del tempo settimanale, ovvero un giorno o meno a settimana.
Ora più, ora meno, questo è il tempo a nostra disposizione nei periodi di routine.
Ho volutamente escluso ferie, vacanze, ecc. perché sono troppo diverse tra le persone e perché comunque sono una parte minima del nostro tempo disposizione nell’arco di un anno. Gli studenti delle scuole medie o superiori invece hanno più tempo e perciò non sono confrontabili con le vacanze, come certe professioni in cui ci sono lunghi periodi di inattività.
Non ho incluso invece altro tempo che ci viene sottratto da malattie, eventi straordinari, incidenti, ecc. perché troppo aleatorio. Quindi in verità, nell’arco di un anno, festività e ferie/vacanze a parte, abbiamo meno tempo di quanto già calcolato, il che porta il totale ad un valore più basso che vi lascio solo intuire.
Non ho incluso lo sport perché attività volontaria e quindi facente parte del tempo a disposizione.
Qualcuno potrebbe obiettare e asserire che usa meno tempo per alcune attività come il sonno, l’igiene personale, i pasti o le faccende domestiche; di solito però questo tempo in più è barattato con una peggiore salute e/o un ambiente familiare più trasandato. Per il mio modo di vedere le cose, alcuni di questi tempi vanno ottimizzati ma non a discapito del risultato complessivo. L’obiettivo è di ottenere più tempo mantenendo lo stesso livello di qualità della vita.
Nei giorni feriali dal 56 al 63% del nostro tempo da svegli lo passiamo al lavoro o a studiare (incluso il tragitto per arrivarci), e questo tempo è la parte della giornata in cui siamo più attivi ed energici.
Diventa quindi fondamentale, alla luce di questa consapevolezza “numerica” del poco tempo a nostra disposizione e di come lo impieghiamo, che lo studio e il lavoro debbano essere soddisfacenti per noi. Confucio diceva “Scegli il lavoro che ami e non lavorerai mai, neanche per un giorno in tutta la tua vita”.
L’alternativa è di utilizzare quel poco tempo che ci rimane per saziare la nostra necessità di vivere qualcosa di appagante. Se sei uno di quelli che non ama ciò che studia o il suo lavoro, forse è meglio che inizi a pensare di cambiare qualcosa, finché sei in tempo.
Quegli “imprevedibili” eventi fortuiti
Il caso favorisce solo quelli che lo corteggiano.
(Charles Nicolle)
Non te ne va una giusta?
Sembra che tutto sia contro di te?
Molti si giustificano con il destino o la sfortuna, altri pensano di avere una situazione complicata e pertanto subiscono eventi negativi che sottraggono il loro tempo e non solo. Lo sai quale è la verità invece? Solo pochi di questi eventi sono veramente imprevedibili perché troppo spesso siamo noi che creiamo le condizioni perché certi avvenimenti accadano.
Qualche esempio:
- Quando un nostro oggetto si rompe o non funziona in modo efficiente, siamo sfortunati, o il più delle volte non abbiamo fatto un’adeguata manutenzione?
- Ci lamentiamo che non abbiamo tempo perché “ci capita” che gli altri ci chiedano di fare delle cose, oppure siamo semplicemente degli “Yes man”? (Vedi il prossimo capitolo)
- Perdiamo tempo perché ciò che abbiamo acquistato è sbagliato, non è adatto o non ci soddisfa pienamente e quindi lo dobbiamo sostituire, modificare o restituire. Non “ci capita” di sbagliare un acquisto, lo sbagliamo NOI. Non era meglio ponderare meglio il tutto prima?
- Ci scordiamo le cose e diamo la colpa agli altri, o alle situazioni. Perdiamo tanto tempo per rimediare. Mai sentito il proverbio “Chi non ha buona testa ha buone gambe?“: cerchiamo di usarla la testa, e avremo più tempo a disposizione.
- Pianifichiamo superficialmente un viaggio e poi ci lamentiamo che “ci capita” che vada tutto storto. Ti piacerebbe dare la colpa alla sfortuna o a quel posto orribile… ma nella maggior parte dei casi sei tu che te le cerchi. Pianificare bene significa avere meno intoppi ed essere più rilassati. Tutto può accadere, ma se accadono cose banalmente prevedibili, sarà solo colpa tua.
- Usciamo di casa all’ultimo minuto per andare ad un appuntamento, facciamo tardi e diamo la colpa al traffico, al parcheggio, al mezzo pubblico che non è passato, o peggio facciamo un incidente per l’eccessiva velocità: imprevedibile vero?
Smettiamola di crearci situazioni che sono un focolaio continuo di eventi negativi, cerchiamo di diventare più furbi e il tempo in più arriverà come un premio, o quantomeno, accadranno meno eventi nefasti.
La sindrome dello “Yes man”
…o quell’incapacità di dire “NO”.
Il tempo è la moneta della tua vita. E’ l’unica che possiedi e che puoi decidere come spendere. Stai attento, non permettere ad altri di usarla al tuo posto.
Gli “Yes man” sono persone che spesso perdono tempo. Non intendo solo coloro che sono servili con i superiori, ma anche con tutti gli altri: semplicemente gli risulta “difficile” dire di no a qualcuno. Probabilmente se sei uno “Yes man” nel senso largo del termine non ti ci senti o non lo ammetterai, ma per guadagnare tempo è importante che tu riconosca il tuo status.
Ogni “sì” di troppo si trasforma inevitabilmente in impegni che consumano il tuo tempo, e troppo spesso, quando lo capisci, è troppo tardi per tirarti indietro. Avere la fermezza di dire “no” quando è opportuno ti eviterà tante perdite di tempo senza renderti impopolare.
Quando dici troppe volte “sì” si innesca un circolo vizioso per cui le persone tenderanno a chiederti sempre più cose, visto che sei disponibile, e questo non fa che peggiorare la situazione. Non pensare che gli altri sono degli approfittatori, piuttosto considera che sei tu a creare le condizioni favorevoli perché gli altri abusino di te! Le persone cercano sempre il modo più sbrigativo o semplice per fare le cose, e se tu sei sempre disponibile a risolvergli qualunque questione, torneranno sempre: fagli capire che non è così che funziona.
Rimanere nello status di “Yes man” è comodo e rassicurante, uscirne invece non è facile perché è una componente del proprio carattere: non fare nulla restando tale è però deleterio per il tempo, per la propria autostima e per la considerazione degli altri.
Non è necessario diventare indisponibile per guadagnare tempo; semplicemente seleziona bene i “sì” da concedere senza avere troppa paura di venire giudicato male per i “no” che hai dispensato. Il tuo tempo vale, e gli altri impareranno a capirlo.
I soldi sono un vero “time saver”
Il tempo è più prezioso del denaro. Puoi fare più denaro, ma non puoi avere più tempo.
(Jim Rohn)
Sei una persona benestante o ricca? Se la risposta è si hai una grande opportunità, ed è una delle migliori per guadagnare tempo. Se è vero che il tempo è denaro, è anche vero che il denaro è tempo e pertanto puoi impegnare il tuo denaro e farlo diventare tempo per te, facendo fare agli altri ciò che per te non è interessante o richiede troppo tempo.
Un esempio immediato è ciò che fanno tutti coloro che hanno un pò di soldi: ridurre o eliminare le faccende domestiche assumendo una colf. Quello è solo l’inizio del tuo salvataggio del tempo: considera prioritario l’investimento dei tuoi soldi in professionisti o strumenti salva tempo piuttosto che in beni di lusso che non ti fanno guadagnare nulla in tempo.
Stai attento però: delegare tutto ai professionisti ti porterà ad essere un inetto in vari campi e c’è il forte rischio di diventare una persona che sa dare solo ordini: non perdere il contatto con la realtà.
Riguardo gli strumenti, puoi comprarne tanti e anche costosi, ma ricorda che ogni oggetto inserito nella tua vita potenzialmente consuma il tuo tempo per la ricerca, l’apprendimento nell’uso, la sua manutenzione, l’aggiornamento e lo smaltimento: valuta bene il rapporto costo/beneficio rispetto al tempo prima di procedere. In genere più proprietà possiedi, più queste consumeranno il tuo tempo.
Un modo intelligente per spendere i propri soldi al fine di guadagnare tempo è quello di acquisire conoscenza rapidamente da chi è esperto in un particolare campo. Fare tutto da autodidatti è un’esperienza che arricchisce ma ad un costo: la lunga curva di apprendimento. Esistono dei servizi a pagamento che permettono di avere professionisti o lezioni condensate sui temi più disparati che ti faranno guadagnare tantissimo tempo. Una formazione ben fatta vale tutto il denaro e il tempo spesi.
Conclusioni
Dopo tutto questo disquisire sul tempo penso ti sarai fatto un’idea più precisa di cosa è possibile fare per vivere in modo più pieno e rilassato e quindi non posso far altro che lasciare a te le conclusioni finali sperando di aver fatto breccia nei tuoi pensieri.
Il tempo è gratis ma è senza prezzo.
Non puoi possederlo ma puoi usarlo.
Non puoi conservarlo ma puoi spenderlo.
Una volta che l’hai perso non puoi più averlo indietro.